Colonialism Reparation chiede il rimpatrio dei resti e la restituzione definitiva dei tesori saccheggiati da Francia, Germania e tutti gli altri ex colonizzatori come primo passo nella direzione della Riparazione dei danni del colonialismo.
Il 28 novembre 2017 a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, il Presidente francese Emmanuel Macron dichiara che [...] non posso accettare che una larga parte del patrimonio culturale di parecchi paesi africani sia in Francia. Ci sono delle spiegazioni storiche a ciò ma non c'è giustificazione valida, duratura ed incondizionata, il patrimonio africano non può essere unicamente nelle collezioni private e nei musei europei. Il patrimonio africano deve essere valorizzato a Parigi ma anche a Dakar, a Lagos, a Cotonou, sarà una delle mie priorità. Io voglio che entro cinque anni ci siano le condizioni per delle restituzioni temporanee o definitive del patrimonio africano in Africa [...].
La storica iniziativa arriva dopo anni di prezioso lavoro del CRAN (Conseil Représentatif des Associations Noires) e in concomitanza con richieste di rimpatrio e restituzione a livello internazionale ma deve ora essere seguita da gesti concreti che saranno attentamente monitorati.
Il 18 dicembre 2017 a Berlino, capitale della Germania, decine di organizzazioni e centinaia di personalità hanno inviato una lettera aperta al Cancelliere tedesco Angela Merkel chiedendo in occasione del centenario della fine del colonialismo tedesco la restituzione dei beni culturali e il rimpatrio dei resti provenienti dall'Africa.
Colonialism Reparation chiede il rimpatrio dei resti e la restituzione definitiva dei tesori saccheggiati da Francia, Germania e tutti gli altri ex colonizzatori (Regno Unito, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Italia, ecc.) come primo passo nella direzione della Riparazione dei danni del colonialismo.