La richiesta di risarcimento per lo schiavismo si è sviluppata negli Stati Uniti d'America a partire dalla sua abolizione nel 1865.

Lo stesso anno, subito dopo la fine della guerra civile e la sconfitta degli Stati confederati, il generale William Tecumseh Sherman emise l'Ordine campale speciale numero 15 per risolvere temporaneamente il problema delle masse di schiavi liberati. Ad ogni famiglia vennero dati 40 acri di terra arabile e un mulo di cui l'esercito non aveva più bisogno. Circa 40.000 schiavi liberati furono sistemati su 1.600 chilometri quadrati in Georgia e Sud Carolina. Il presidente Andrew Johnson annullò però l'Ordine subito dopo l'assassinio di Lincoln e la terra fu restituita ai grandi proprietari terrieri.
Nel 1867 il deputato Thaddeus Stevens presentò un disegno di legge per la redistribuzione di terre agli afroamericani che però non fu approvato.

La ricostruzione terminò nel 1877 senza che il problema del risarcimento fosse risolto e soprattutto negli stati del sud si sviluppò un movimento per mantenere e rinforzare l'apartheid che lo schiavismo aveva prodotto (con l'approvazione in alcuni stati delle cosiddette "leggi Jim Crow") e il cui peso si ridusse solo a partire dagli anni sessanta del secolo scorso grazie al Movimento afroamericano per i diritti civili guidato da Martin Luther King.

A partire dagli anni ottanta del secolo scorso alcune organizzazioni statunitensi hanno cominciato a chiedere un risarcimento per la popolazione nera in quanto per la gran parte discendente degli schiavi e per il regime di apartheid subito per oltre un secolo dopo l'abolizione dello schiavismo.

Il Partito socialista del popolo africano (APSP) organizzò alla fine del 1982 a New York una sessione del Tribunale mondiale per il risarcimento della popolazione nera degli USA che riconobbe il governo colpevole di crimini contro gli africani negli Stati Uniti e lo condannò al pagamento di un risarcimento di 4,1 miliardi di dollari per il solo lavoro non pagato, con una stima dei danni da farsi successivamente.

Nata nel 1987, la Coalizione Nazionale dei Neri per il Risarcimento in America (NCOBRA) finora ha organizzato manifestazioni e giornate di boicottaggio per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica statunitense, appoggiato proposte di legge a livello federale, nazionale e locale per il risarcimento dei discendenti africani e partecipato al movimento internazionale per il risarcimento.

L'associazione Caucasici Uniti per il Risarcimento e l'Emancipazione (CURE) ha cercato finora di aumentare il consenso della popolazione bianca al risarcimento della popolazione nera, nella convinzione che "un mondo giusto è il mondo migliore per tutti".

Il 29 luglio 2008 la Camera dei rappresentanti ha approvato all'unanimità la risoluzione 194/2008 in cui "si scusa con gli afroamericani a nome del popolo degli Stati Uniti per gli sbagli commessi nei loro confronti e nei confronti dei loro antenati durante lo schiavismo e le leggi Jim Crow ed esprime il proprio impegno per rettificare le prolungate conseguenze dei misfatti commessi nei confronti degli afroamericani durante lo schiavismo e le leggi Jim Crow e per fermare il sorgere di violazioni dei diritti umani nel futuro".

Il 18 luglio 2009 il Senato ha approvato all'unanimità la risoluzione congiunta 26/2009 in cui "riconosce la fondamentale ingiustizia, crudeltà, brutalità e disumanità della schiavismo e delle leggi Jim Crow, si scusa con gli afroamericani a nome del popolo degli Stati Uniti per gli sbagli commessi nei loro confronti e nei confronti dei loro antenati durante lo schiavismo e le leggi Jim Crow, rinnova la sua adesione al principio che tutte le persone sono create uguali e hanno diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità e chiama tutte le persone degli Stati Uniti a lavorare per l'eliminazione dei pregiudizi razziali, delle ingiustizie e della discriminazione dalla nostra società." Purtroppo specifica anche che "niente in questa risoluzione autorizza o appoggia qualsiasi richiesta contro gli Stati Uniti o può servire come base per qualsiasi richiesta contro gli Stati Uniti." La risoluzione congiunta è morta in Commissione giustizia della Camera dei rappresentanti.

Vedere anche l'articolo Prospettive: Stati Uniti d'America - Schiavismo

Per approfondimenti:

Usa: approvate «scuse ufficiali» ai neri per schiavitù