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Focus su ...
Sudafrica - Apartheid
L'apartheid in Sudafrica è iniziato nella seconda metà degli anni quaranta del secolo scorso con la vittoria elettorale del Partito Nazionale ed è finito nella prima metà degli anni novanta con le riforme avviate dal Presidente Frederik Willem de Klerk e ultimate dal Presidente Nelson Mandela.
Nel 1995, con il decreto presidenziale 34/95 (Promozione dell'unità nazionale e della riconciliazione), viene istituita la Commissione per la verità e la riconciliazione, un tribunale straordinario con l'obiettivo di promuovere l'unità nazionale e la riconciliazione in uno spirito di comprensione che trascenda i conflitti e le divisioni del passato.
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Riparazione
del colonialismo
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Altre istituzioni religiose promuovono le riparazioni
Dopo una prima ondata di riparazioni promosse da alcune istituzioni religiose a seguito delle proteste antirazzismo dopo la morte di George Floyd, altre istituzioni religiose hanno intrapreso lo stesso cammino.
Il 12 settembre 2020 la Diocesi episcopale del Maryland negli Stati Uniti ha approvato la creazione di un fondo di riparazione, per la propria complicità nello schiavismo, di un milione di dollari per finanziare misure riparatorie per la comunità nera, invitando le chiese ad aggiungersi.
Il 13 novembre 2021 la Diocesi episcopale della Virginia negli Stati Uniti ha approvato la creazione di un fondo di riparazione, per il proprio supporto e la propria complicità nello schiavismo, di dieci milioni di dollari per finanziare misure riparatorie per le comunità nere, indigene e di colore.
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La fine dell'Impero
L'articolo “L’Occidente adesso sta militarizzandosi a morte per la seconda volta“ di Jan Oberg pubblicato su TRANSCEND Media Service sul progressivo declino dell'Occidente è il nostro suggerimento per una lettura interessante.
…” Essere il numero Uno in un sistema è pericoloso sempre, senza eccezione. Si viene ossessionati dall’insegnare e padroneggiare, evitando d’imparare ed essere umili di fronte ai conseguimenti altrui, fidandosi del pensiero di gruppo – che non può aver tutto torto – e finendo per strafare oltre la sfera in cui si può ancora pensare d’avere un vantaggio comparativo: cioè il militarismo e la programmazione di guerre sempre crescenti (benché le guerre si siano perse). Una mentalità permanente da guerrieri accoppiata all’attuazione crescente di un’economia bellica.” ...
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