L'Unione Africana, nata nel 2002 come evoluzione dell'Organizzazione dell'Unità Africana attiva dal 1963, affronta per la prima volta la questione del risarcimento con la risoluzione 1339 approvata dal Consiglio dei ministri del 27 maggio - 1 giugno 1991 in cui decide di formare un Gruppo di Eminenti Personalità africane e di origine africana nei relativi campi per evidenziare l'ampiezza dello sfruttamento dell'Africa, la responsabilità degli esecutori e le strategie per ottenere risarcimento.
L'anno successivo con la risoluzione 1373 approvata dal Consiglio dei ministri del 24 - 28 febbraio 1992 dà mandato al Segretario generale di formare le strutture di supporto al Gruppo di Eminenti Personalità, ringraziando il Capo nigeriano MKO Abiola per il suo impegno e le sue azioni in favore dei risarcimenti, mentre con la risoluzione 1391 approvata dal Consiglio dei ministri del 22 - 28 giugno 1992 esorta il Gruppo di Eminenti Personalità e gli Stati membri a offrire tutta la loro assistenza alle misure intraprese dall'Organizzazione dell'Unità Africana per il risarcimento dei torti fatti all'Africa con lo sfruttamento e la tratta degli schiavi.
Il 17 luglio 2020, a seguito della caduta dei simboli coloniali, la Camera dei rappresentanti del Belgio ha approvato l'istituzione di una Commissione parlamentare speciale sul passato coloniale belga che ha presentato il 27 ottobre 2021 il Primo rapporto degli esperti, con un approfondito esame del passato coloniale belga e la raccomandazione di differenti forme di riparazione. Il mandato della Commissione termina a dicembre 2022, ma la società civile belga chiede una proroga in modo che il rapporto finale permetta di aprire la strada a un impegno olistico e a lungo termine sul passato coloniale belga.
L'8 giugno 2022 il Re del Belgio Filippo nel discorso tenuto a Kinshasa durante la visita di Stato nella Repubblica Democratica del Congo riafferma il più profondo rammarico per le ferite del passato coloniale, già espresso il 30 giugno 2020 nella lettera di felicitazioni per il sessantesimo anniversario dell'indipendenza del Congo. Quindi ancora niente scuse, così come la maschera kakuungu dell'epoca coloniale ora esposta al Museo nazionale di Kinshasa è stata restituita come prestito a lungo termine e non in modo definitivo.
Questa volta vi proponiamo l'articolo: “War in Ukraine Triggers New International Non-Alignment Trend” pubblicato su IPS - Inter Press Service: “Molti Paesi in via di sviluppo del Sud stanno prendendo le distanze dai contendenti della guerra ucraina, sfruttando il dibattito sul conflitto per sottolineare la propria indipendenza e aprendo la strada a una sorta di nuovo non-allineamento de facto con i principali assi del potere mondiale.
Incontri e votazioni sul conflitto alle Nazioni Unite e in altre sedi, la ricerca di sostegno o neutralità e i negoziati per attutire l'impatto della crisi economica esacerbata dalla guerra sono gli spazi in cui si sta svolgendo il processo di nuovo allineamento, secondo gli analisti consultati da IPS.”
"Noi ci diciamo: 'E' una giusta riparazione che ci verrà fatta'. Perciò non accetteremo che l'aiuto ai paesi sottosviluppati sia un programma da 'suore di carità'. Quest'aiuto dev'essere la consacrazione di una duplice presa di coscienza, presa di coscienza da parte dei colonizzati che ciò è loro dovuto e da parte delle potenze capitaliste che effettivamente esse devono pagare.