La campagna per la cancellazione del debito, che ha raggiunto una grande diffusione durante gli anni novanta del secolo scorso, ha avuto al proprio interno posizioni molto variegate. Alcuni degli esponenti hanno richiesto che la cancellazione del debito fosse fatta come risarcimento dei danni causati dal colonialismo.
La più conosciuta è quella di Luis Britto Garcia, professore universitario venezuelano che nel 1990 pubblicò il "Discorso del cacicco Guaicaipuro Cautemoc". Il protagonista, immaginario discendente degli antichi leader venezuelani, chiede ai leader europei che vengano quantificati i danni causati dai paesi colonizzatori e si proceda poi a compensazione con il debito dei paesi colonizzati.
Anche in questi mesi sono proseguiti i rimpatri dei resti e le restituzioni definitive dei tesori, nonostante i tentativi da parte di alcuni ex colonizzatori di ostacolare questo passo inevitabile dell'evoluzione umana.
Dal 1 al 7 settembre 2019 decolonizzazione e restituzioni sono stati tra i temi affrontati alla 25ma Conferenza generale dell'International Council of Museums (ICOM).
Il 18 settembre 2019 la Fondazione per l'eredità culturale prussiana (SPK), che gestisce i musei tedeschi, ha annunciato il prestito alla Namibia di ventitré dei circa millequattrocento tesori saccheggiati durante il periodo coloniale, mentre la coalizione No Amnesty on Genocide! chiedeva la restituzione definitiva.
Il 17 ottobre 2019 un centinaio di accademici (ora quasi quattrocento) ha chiesto alla Conferenza dei Ministri della cultura della Germania libero accesso agli inventari degli oggetti africani conservati nei musei tedeschi.
"Gli uomini che aspirano ad essere liberi difficilmente possono pensare di rendere schiavi gli altri. Se cercano di farlo, non fanno che rendere più strette le proprie catene di schiavitù."