Il 22 settembre 2017 a New York durante il Dibattito generale della 72ma sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il Ministro degli affari esteri e del commercio con l'estero del Belize Wilfred Elrington ha ricordato che [...], attraverso la Comunità Caraibica, noi stiamo anche portando avanti la richiesta di riparazioni per le vittime dello schiavismo e i loro discendenti […], mentre il Vice primo ministro di Saint Vincent e Grenadine Louis Straker ha affermato che [...] una parte sostanziale dello sfondo o contesto delle continue sfide socio-economiche degli stati nazionali della nostra civiltà caraibica è il terribile lascito di sottosviluppo che il colonialismo europeo ci ha trasmesso come conseguenza del genocidio dei nativi e dello schiavismo degli africani. La campagna internazionale per le riparazioni da parte delle ex potenze coloniali per aiutare a riparare questo lascito maligno è urgente ed opportuna. Merita il pieno appoggio di questa Assemblea particolarmente durante questo decennio, dichiarato essere focalizzato sull'elevazione delle persone di discendenza africana […].
Il 10 ottobre 2017 a Mona, Giamaica, l'Università delle Indie Occidentali (UWI) ha lanciato ufficialmente il Centro di ricerca sulle riparazioni (CRR) per sostenere il movimento della Comunità Caraibica, costruire consapevolezza e condurre ricerche per l'avanzamento della richiesta di riparazioni. La prima attività del CRR, diretto dalla professoressa Verene Shepherd, è stato un simposio organizzato il giorno successivo durante il quale il Presidente della "Commissione CARICOM per le riparazioni" Hilary Beckles ha rinnovato la richiesta di riparazioni stimando in almeno 76 miliardi di sterline il risarcimento da parte degli ex colonizzatori.
Il 12 ottobre 2017 sempre a Mona, Giamaica, la Commissione CARICOM per le Riparazioni ha tenuto la propria riunione facendo il punto della situazione sulle riparazioni ai Caraibi.
Il 18 ottobre 2017 è poi ripartita la serie di eventi a staffetta sulle Riparazioni in collaborazione con i membri della CARICOM che si sono impegnati a essere parte del movimento per le riparazioni. E' ora il turno della Giamaica con una serie di eventi che si svilupperanno fino a fine anno.
Colonialism Reparation appoggia la richiesta di riparazioni per il genocidio dei nativi e lo schiavismo dei membri della Comunità Caraibica (CARICOM) e chiede che gli ex colonizzatori (Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Danimarca) presentino scuse e risarcimenti per il periodo coloniale senza dover essere poi costretti a farlo in giudizio.