Dal 10 all'11 marzo 2014 si è tenuto a Buccament, Saint Vincent e Grenadine, il venticinquesimo vertice intersessione dei Capi di Governo della Comunità Caraibica con la partecipazione di una ventina di delegazioni. Durante la riunione sono stati esaminati i progressi a livello nazionale e regionale riguardo agli sforzi in favore delle riparazioni per il genocidio dei nativi e lo schiavismo.

Ad oggi otto Stati membri hanno già formato "Commissioni nazionali sulle riparazioni" e altri sono in procinto di farlo. La "Commissione regionale sulle riparazioni" formata dai presidenti delle Commissioni nazionali ha presentato poi la bozza del "Programma caraibico di giustizia riparatrice" che è stata accettato come base per ulteriori azioni sulle riparazioni.

Il "Programma caraibico di giustizia riparatrice" riconosce il ruolo e lo status dei Governi europei in questo senso, essendo le entità giuridiche che hanno istituto il quadro per lo sviluppo e il sostegno a questi crimini contro l'umanità. Invita quindi gli ex colonizzatori a partecipare al fine di preparare le vittime alla completa ammissione con dignità alla cittadinanza della comunità globale, delineando un percorso di riconciliazione, verità e giustizia per le vittime ed i loro discendenti in dieci punti: scuse ufficiali sincere, programma di rimpatrio per i discendenti, programma di sviluppo per i popoli indigeni, creazione di istituzioni culturali, programma di salute pubblica, sradicamento dell'analfabetismo, sviluppo di legami con la cultura africana di origine, riabilitazione psicologica, trasferimento di tecnologia e cancellazione dei debiti.

Durante il vertice è stato poi espresso sostegno per la convocazione nei prossimi mesi a Londra di una conferenza tra i leader caraibici ed europei, che fornirebbe l'occasione per discussioni approfondite sulla giustizia riparatrice.

Colonialism Reparation appoggia la richiesta di riparazioni per il genocidio dei nativi e lo schiavismo dei membri della Comunità Caraibica (CARICOM) e chiede che gli ex colonizzatori (Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Danimarca) presentino immediatamente scuse e risarcimenti per il periodo coloniale senza dover essere poi costretti a farlo in giudizio.