A partire dalla seconda metà del 2013 le nazioni caraibiche hanno avviato un percorso di richiesta di riparazioni per il genocidio dei nativi e lo schiavismo, con la creazione di Commissioni sulle riparazioni e la richiesta rivolta all'Assemblea generale delle Nazioni Unite durante il Dibattito generale della 68ma sessione.

Il 9 dicembre 2013 la Commissione regionale sulle riparazioni si è incontrata per definire il suo piano d'azione, chiedendo che le nazioni europee responsabili della tratta transatlantica, dello schiavismo e del genocidio dei nativi, principalmente Regno Unito, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Danimarca, si impegnino con le nazioni caraibiche in un dialogo riparatorio per sistemare le eredità attuali di questi crimini e che le nazioni caraibiche conducano il dialogo in modo diplomatico, conciliante e moralmente edificante.

La Commissione ha poi individuato sei aspetti principali della condizione dei Caraibi che sono il diretto risultato della tratta transatlantica, dello schiavismo e del genocidio dei nativi e su cui concentrare diplomazia e azioni riparatorie: la salute pubblica, l'educazione, le istituzioni culturali, la privazione culturale, il trauma psicologico e l'arretratezza scientifica e tecnologica.

La Commissione ha infine incontrato i legali dello studio Leigh Day che forniranno, insieme a eminenti legali caraibici, assistenza legale sulla richiesta di riparazioni per i danni derivati dalla tratta transatlantica, dallo schiavismo e dal genocidio dei nativi.

Il 27 e 28 gennaio 2014 la Commissione regionale sulle riparazioni si è nuovamente incontrata per terminare il primo rapporto provvisorio da sottoporre al prossimo vertice dei Capi di Governo della CARICOM del 10-11 marzo 2014.

In appoggio alla richiesta di riparazioni da parte della CARICOM sono già stati formati Comitati sulle riparazioni in Guadalupa, Martinica e Saint Kitts e Nevis.

Colonialism Reparation appoggia il percorso intrapreso dalla Commissione regionale sulle riparazioni e chiede che tutti gli Stati membri della Comunità Caraibica (CARICOM) che ancora non l'hanno fatto (Bahamas, Dominica, Grenada, Haiti, Montserrat, Saint Kitts e Nevis, Trinidad e Tobago) formino al più presto le proprie Commissioni nazionali sulle riparazioni, come deciso durante il trentaquattresimo vertice dei Capi di Governo della CARICOM.