Il 10 agosto 2010 il Primo ministro Naoto Kan, in occasione del centenario dell'annessione coloniale della Corea da parte del Giappone, ha espresso alla Corea del Sud [...] ancora una volta il proprio profondo rimorso e le proprie sincere scuse per i tremendi danni e sofferenze causati dal dominio coloniale. [...]

Nonostante il governo giapponese abbia già chiesto scusa più volte alla Corea del Sud, questa volta le scuse sembrano essere più sincere. Per la prima volta il Primo ministro ha ammesso che il dominio coloniale era stato imposto contro la volontà del popolo coreano, ha promesso la restituzione dei Protocolli reali della dinastia Joseon e nessun esponente del governo ha partecipato il 15 agosto 2010 alla commemorazione dei caduti al Santuario Yasukuni, dove sono commemorati anche molti criminali di guerra.

Rimane inoltre aperta l'eventuale ridefinizione del risarcimento, che con la firma il 22 giugno 1965 del Trattato sulle relazioni di base tra Giappone e Corea del Sud fu definita nella misura di ottocento milioni di dollari di sovvenzioni e prestiti agevolati, con la rinuncia da parte della Corea del Sud a richiedere ulteriori risarcimenti al Giappone sia a livello statale sia a livello individuale.

Per approfondimenti:

Giappone, Tokyo si scusa con Seul per il periodo coloniale

Tokyo chiede scusa per il dominio coloniale sulla Corea

“Comfort women”: intesa tra Tokyo e Seoul