Colonialism Reparation appoggia la non partecipazione al referendum del 12 dicembre 2021, farsesca consultazione d'autodeterminazione senza la popolazione colonizzata, come passo verso l'indipendenza del Kanaky - Nuova Caledonia e chiede che la Francia presenti scuse e risarcimenti per il periodo coloniale.

Il 4 novembre 2018 si è svolto il primo dei tre referendum sull'indipendenza, previsti dall'accordo di Numea del 1998, che ha visto la vittoria degli anti-indipendentisti con il 56,40 % dei voti.

Il 4 ottobre 2020 si è svolto il secondo referendum che ha visto la vittoria degli anti-indipendentisti con solo il 53,26 % dei voti.

Il 17 febbraio 2021 il Congresso della Nuova Caledonia elegge i membri del diciassettesimo Governo, in cui per la prima volta dal 1984 gli indipendentisti ottengono la maggioranza, che entra però in carica solo il 16 luglio 2021 dopo una settimana dall'elezione del Presidente Louis Mapou.

Il 2 giugno 2021 il Ministro degli oltremare Sébastien Lecornu, approfittando dell'accordo del sedicesimo Governo uscente della Nuova Caledonia a maggioranza anti-indipendentista, annuncia a nome del Governo francese che il terzo referendum si terrà il 12 dicembre 2021.

Il 12 novembre 2021, nonostante le tante richieste di rinvio per garantire una campagna elettorale equa e non perturbata dall'epidemia COVID-19 e dalle elezioni presidenziali francesi, l'Alto commissario della Repubblica in Nuova Caledonia Patrice Faure annuncia a nome del Governo francese il mantenimento della consultazione al 12 dicembre 2021 per paura di perdere basi militari e giacimenti di nichel. Si moltiplicano così gli inviti a non partecipare, dal Comitato strategico indipendentista di non partecipazione (formato da FLNKS, MNSK, PT, DUS, MOI, USTKE, FLS, CNTP) a Solidaires, dall'Union calédonienne a Survie, da MJKF e AISDPK a Palika.

Colonialism Reparation appoggia la non partecipazione al referendum del 12 dicembre 2021, farsesca consultazione d'autodeterminazione senza la popolazione colonizzata, come passo verso l'indipendenza del Kanaky - Nuova Caledonia e chiede che la Francia presenti scuse e risarcimenti per il periodo coloniale, restituendo anche le terre accaparrate e gli enormi profitti derivanti dall'estrazione del nickel.