|
|
|
|
Focus su ...
Nazioni Unite - Colonialismo
Le Nazioni Unite nascono nel 1945 e accompagnano il movimento di decolonizzazione che si sviluppa nella seconda metà del XX secolo.
Lo Statuto delle Nazioni Unite già prevede, al Capitolo XI (Dichiarazione concernente i territori non autonomi), articolo 73, punto b, l'obbligo per i Membri delle Nazioni Unite, i quali abbiano od assumano la responsabilità dell'amministrazione di territori la cui popolazione non abbia ancora raggiunto una piena autonomia, di sviluppare l'autogoverno delle popolazioni.
Il 14 dicembre 1960 l'Assemblea generale approva la risoluzione 1514 (XV) (Dichiarazione per la garanzia dell'indipendenza dei Paesi e dei popoli coloniali) che proclama solennemente la necessità di porre rapidamente ed incondizionatamente fine al colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
|
Leggi tutto ... |
|
|
|
|
|
|
Riparazione
del colonialismo
|
|
|
|
|
I colonialisti continuano a cadere
Prosegue, anche se a ritmo più lento, la caduta dei simboli coloniali diventata virale con l'esplosione delle proteste antirazzismo a seguito della morte di George Floyd.
Negli Stati Uniti si prosegue con l'abbattimento del monumento alla Guerra americano-indiana a Santa Fe, con l'abbattimento dei monumenti a Theodore Roosevelt e a Abraham Lincoln a Portland, con la rimozione del monumento a Abraham Lincoln a Boston, con la rimozione del monumento a Cristiano IX di Danimarca a Saint Thomas, con la rimozione del monumento a John O'Donnell a Baltimora, con la rimozione dei monumenti a George Rogers Clark e a Meriwether Lewis e William Clark a Charlottesville, con la rimozione del monumento a Thomas Jefferson a New York e con la rimozione del monumento a Theodore Roosevelt a New York.
In Francia si prosegue con il cambiamento di nome in Rue des peuples autochtones dell'ormai ex Rue Christophe Colomb a Cayenne e con la rimozione del monumento a Victor Schoelcher a Le Lamentin. |
Leggi tutto ... |
|
|
|
|
|
|
|
La fine dell'Impero
L'articolo “La "guerra per la psiche": la sfida di Russia e Cina al neoliberismo anglosassone“ di Alastair Crooke, pubblicato originariamente su Strategic Culture, è il nostro suggerimento per una lettura interessante.
"... Putin ha riportato la Russia in una posizione di ampio allineamento con la Cina e gli altri Stati asiatici sul piano economico.
Questi ultimi, in effetti, stanno dicendo da tempo che la filosofia politica "anglosassone" non è necessariamente la filosofia del mondo. Secondo Lee Kuan Yew di Singapore e altri, le società potrebbero funzionare meglio se prestassero meno attenzione all'individuo e più al benessere del gruppo." ...
|
|
|
|
|
|